I libri
Sembrava un Paradiso (2024)
In libreria dall'8 maggio 2024.
"In queste pagine c’è un testamento umano, dentro e fuori la natura che ci circonda, quella violentata, dimenticata, data per scontata. Montecchio esplora il concetto di coltivazione con la forza del racconto civile e la musica dolce della poesia, per non perdere la memoria della nostra tragica e salvifica bellezza.
Sono storie che rimandano ad un tempo che non ha collocazione e che può essere la via per il futuro, se non è troppo tardi.
Ci trovate la gioia delle fatiche, la connessione con l’esterno, la profonda consapevolezza che ognuno di noi è solo una parte del tutto. Piccole e grandi istantanee di vita vissuta, immaginata o attesa.
Una chiamata a raccolta per credere ci possa essere un avvenire prospero, o come minimo normale. Sono novelle d’ambiente, semi gettati su ciò che sta per nascere. Le donne e gli uomini che popolano le parole di questo libro, sono viandanti della volontà, coraggiosi messaggeri di tempo.
Quel tempo che è misura, scansione, battito vitale.
Perché la nostra esistenza, quella di noi tutti, inizia da una vallata in cui una coppia di ragazzi pianta le fondamenta di una casa solida, accende il focolare e si racconta storie al tramonto.
In una vallata che sembrava un paradiso".
(Sinossi di Marco Ghiotto)
Pane e Noci (2022)
Sinossi
Pane e Noci è una raccolta di fragmenta che restituisce al lettore una riflessione personale sul drastico cambiamento che hanno subito le terre di bonifica del Veneto dal secondo dopoguerra a oggi, frutto di una industrializzazione inattesa e, per questo, spesso traumatica.
I brani raccontano di tempi ancora vicini e delle grandi opportunità di modernizzazione che questi cambiamenti hanno fornito, ma anche dello stravolgimento culturale che nell’arco di poche generazioni abbiamo prodotto, presi dalla frenesia di un riscatto meritato, a discapito dei legami innati con la terra e coi ritmi che il vivere rurale chiede.
I racconti si svolgono in una riflessione sulla crisi ambientale che, anche a seguito di questo fenomeno troppo rapido, ne è derivata, con la speranza che la strada del progresso intrapresa possa essere ri-orientata verso la ricerca di un migliore equilibrio mutualistico, fra noi e l’ambiente del quale siamo parte, troppo spesso depauperato secondo la facile logica dell’usa e getta.
Germogli (2020)
(dalla prefazione di Matteo Righetto)
Montecchio scrive con la gentilezza propria dei poeti e una chiara abilità narrativa grazie alle quali disvela segni, tracce, memorie, verità che i nostri sensi non sono più avvezzi a cogliere, prima fra tutte l'assoluta importanza che gli alberi, le piante, i boschi, le foreste rivestono nelle nostre vite. E poi l'irrinunciabile ma purtroppo precario equilibrio che a questi ci lega, in una sorta di interdipendenza sistemica che è madre del paradigma ecologista, nel quale tutti gli esseri viventi e i fenomeni del mondo fisico sono interconnessi in una gigantesca e intricata rete di relazioni, proprio come quelle che uniscono gli esseri umani l'uno con l'altro. [...] un'impresa non facile e nella quale molti autori di nature writing deludono, quella cioè di rendere intima e umile la complessità della natura, restituendole dignità e valore assoluto senza per questo imboccare comode scorciatoie, ma semplicemente coniugando competenze scientifiche, abilità divulgativa e la raffinatezza di uno stile minimalista che, per mezzo di brevi e seducenti pennellate, rimanda a un impressionismo letterario di chiara e durevole bellezza.
Mesopotamia (2021)
Questo breve testo l'ho scritto durante il lockdown, è stato musicato da Giorgio Gobbo e trasformato in reading musicale in italiano e in inglese.
Tiratura molto limitata e non in vendita.